La Famiglia Tallachini
Una storia esemplare di mecenati e filantropi, tanto esemplare da essere stata scelta per aprire la mostra che vuole mettere l’accento proprio sulla filantropia e sul mecenatismo
La famiglia Tallachini abita fin dalla fine del ‘500 a Casciago. Saranno però i figli di Giovanni, proprietario terriero, a diventare piuttosto noti nel campo economico e sociale nel corso dell’800. Ma se vogliamo parlare di arte, dobbiamo cercare una figura femminile.
La svolta comincia con Antonio, figlio primogenito di Giovanni. Antonio è molto intraprendente e non segue le orme paterne. Comincia la sua carriera come capomastro, costruttore di ponti e di strade, In breve diventa il più accreditato appaltatore di strade ferrate del suo tempo: al suo fianco ci sono il fratello Giovanni Battista (ingegnere) e i nipoti Carlo e Alessandro, anch’essi ingegneri e figli di un altro fratello, Luigi.
Dal 1845, da buoni imprenditori, i Tallachini diversificano le attività e vengono aperte alcune filande, prima a Casciago e poi a Comerio e Varese. Queste attività daranno lavoro a mille e 500 persone e le attività andranno avanti fino ai primi del ‘900.
Sarà però una donna ad aprire le porte di casa agli artisti del tempo. Luigia Pascal – moglie di Giovanni Battista – arpista e stretta da un legame di parentela con la famiglia Gavazzi, introduce i Tallachini nel mondo dell’arte aprendo un contatto con pittori e scultori del tempo. E così che – tra questi – Carlo gerosa ebbe l’incarico di ritrarre la famiglia nel giardino di casa, a Casciago, con alle spalle in Sacro Monte e una filanda di famiglia.
A chiudere la storia è Vittorio, avvocato e ultimo esponente del ramo principale della casata, ricordato come generoso benefattore dell’ospedale di Circolo di Varese.
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In mostra: Ritratto della famiglia Tallachini (1847 circa) Carlo Gerosa – Olio su tela (105 cm per 130 cm)