Donata ad ATS strumentazione per diagnosi Covid

Viene consegnata oggi lunedì 21 dicembre 2020 da Fondazione Comunitaria del Varesotto ad ATS Insubria una strumentazione composta da un Ecografo Butterfly iQ e un Tablet da destinare all’attività di diagnosi nei pazienti Covid presso l’Hotspot di Varese, in sinergia con le Unità Speciali di Continuità Assistenziali (USCA), allestito all’interno del plesso dell’Agenzia per la Tutela della Salute. 

L’acquisto della strumentazione è stato effettuato da parte di Fondazione Comunitaria del Varesotto utilizzando fondi provenienti dal 5 per mille, riconoscendo così un grande valore alla scelta dei contribuenti che hanno destinato una quota dell’imposta Irpef per rispondere a una finalità sociale

Fondazione Comunitaria del Varesotto, istituzione filantropica che opera per promuovere lo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio, in questo anno ha dato sostegno a molte realtà del Terzo settore che si sono trovate in prima linea nell’affrontare la pandemia.“Abbiamo sostenuto progetti volti a garantire sicurezza e protezione agli operatori in prima linea, ma anche a favorire la tenuta del sistema di assistenza e vicinanza ai soggetti più fragili. Con questa donazione vogliamo continuare ad essere vicini alla comunità, attraverso un gesto che dice della vicinanza di Fondazione Comunitaria agli attori istituzionali del territorio”: così dicono il presidente della Fondazione Comunitaria del Varesotto, Maurizio Ampollini e Giovanna Scienza, Consigliere di Fondazione Comunitaria del Varesotto che ha particolarmente promosso questa iniziativa.

Il Direttore Generale di ATS Insubria, dott. Lucas Maria Gutierrez ha voluto formulare i più sentiti ringraziamenti alla Fondazione Comunitaria del Varesotto per l’importante donazione e per la collaborazione garantita in questa fase emergenziale. 

“La strumentazione consentirà di effettuare ecografie polmonari, – ha precisato il dott. Gutierrez – e andrà a rafforzare l’attività di diagnosi precoce delle infezioni respiratorie a lenta risoluzione, che si è rilevata particolarmente preziosa per un miglior inquadramento della situazione clinica del paziente già nelle fasi iniziali della malattia, così da poter individuare percorsi terapeutici idonei e funzionali a prevenire il ricovero e il ricorso a terapie più invasive per il malato”.

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