La Famiglia Ponti

Anche se i loro dipinti non sono in mostra, il loro nome non può non essere compreso nella narrazione delle storie di mecenati e filantropi varesini di fine ‘800:  per questo i celebri ritratti di Andrea Ponti e della moglie, Virginia Pigna Ponti, opere di Giuseppe Bertini, (visibili presso i musei di Villa Mirabello)  sono stati riportati nel catalogo della mostra. Inutile dunque cercarli nelle sale della mostra, anche se…un legame che porta a loro lo troviamo!

La loro storia comincia nella seconda metà dell’800 sul colle di Biumo che diventa un cantiere dove si alternano architetti, pittori e intagliatori tra i più rinomati del tempo. Andrea Ponti, imprenditore di spicco del lombardo-veneto originario di Gallarate, ha deciso di costruire qui una villa in grande stile. La sua famiglia, come altre famiglie della borghesia del tempo, ama le quiete Prealpi come meta di villeggiatura.

Il segno lasciato da quegli anni operosi è racchiuso nel salone da ballo di ville Ponti, negli arredi e nei dipinti, nei bronzi, negli intagli. Qui alla mostra come detto, non si trovano dipinti dei Ponti, ma Giuseppe Bertini – artista molto legato alla famiglia Ponti – è presente con alcune sue tele come Ofelia e Riposo Campestre 

Il nome dei Ponti  a Varese è davvero “popolare”: ad esso si lega il nome di una scuola materna – la Eligio Ponti di Biumo Superiore – che lo stesso Andrea volle a memoria del figlio prematuramente scomparso, ma anche le scoperte archeologiche sugli insediamenti palafitticoli del Lago di Varese. I Ponti infatti acquistarono il lago, che era proprietà dei conti Litta, con l’intento  di canalizzarne le acque per aumentare la portata dell’Olona.  Rivelatasi impossibile la realizzazione del  progetto, Andrea Ponti decise di finanziare le ricerche di insediamenti palafitticoli. Tutto ciò portò alla scoperta di un ricco patrimonio archeologico divenuto patrimonio dei Musei civici dopo una donazione fatta nel 1962.

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